Cauzione e fideiussione le ragioni d’un successo

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Uno dei rami assicurativi che hanno avuto più rapida espansione negli ultimi anni è quello riguardante le «cauzioni e fideiussioni assicurative». Sono più che raddoppiate in due anni: nel 2013 vi era stato un aumento del 39% rispetto all’anno precedente, nel 2014 un ulteriore aumento del 72% rispetto alla cifra del 2013. Non si conoscono ancora i dati del 2015 ma sembra siano triplicati rispetto al 2014. Hanno contribuito a questo successo, indubbiamente, alcuni fattori congiunturali (alto costo del denaro) e inflazione che determina un aumento apparente del giro di affari. Ma questi fattori non sono determinanti: gli esperti ritengono che la ragione principale stia nel fatto che le aziende si valgono sempre più di queste assicurazioni e delle nuove forme che esse assumono.

La più antica e tradizionale era la garanzia fideiussoria per gli appalti. Sostituire una cauzione, al conseguente immobilizzo di capitali, con la garanzia di una Compagnia assicuratrice è una operazione certamente vantaggiosa. Il settore delle polizze fideiussorie non si esaurisce qui, anzi trova nuovo incremento soprattutto nel settore degli scambi internazionali. A Torino, ad esempio, la Reale, come molte altre Compagnie, gestisce questo tipo di assicurazioni con collegamenti in tutto il territorio nazionale. Inoltre agisce con operazioni fideiussorie di carattere internazionale. Esistono, infatti, polizze che garantiscono, a favore dell’amministrazione finanziaria, il pagamento di un tributo e consentono quindi di ottenere una rateizzazione o un rapido rimborso, ad esempio, dell’Iva. Altre polizze garantiscono obbligazioni di carattere doganale per importazioni a dazio sospeso oppure temporanee, trasferimenti in esenzione di merci in transito. Vi sono poi altre forme che si stanno estinguendo. Chi oggi si assicura, ad esempio, per garantire la fedeltà di un dipendente? Si tratta di un caso assai raro in cui può rientrare il caso che a questo dipendente siano affidati importanti segreti industriali. Esistono, invece, altri settori che potrebbero avere un notevole sviluppo e che oggi sono meno largamente applicati: ad esempio nel settore delle garanzie per l’esatta applicazione di un contratto. Con quest’ultima ipotesi siamo vicini al confine fra le polizze fideiussorie e quelle sul credito, altro settore strettamente legato a quello delle cauzioni. E’ evidente che, assicurandosi contro i rischi di insolvibilità, ossia traducendo un rischio in una percentuale fissa che può esser tenuta presente nei costi aziendali, un’azienda può operare con maggiore tranquillità. L’assicurazione, dal canto suo, ripartendo fra un gran numero di casi, quello del rischio insoluto ha la possibilità di alimentare un nuovo ramo assai importante legato al ramo cauzioni e fideiussioni assicurative, distribuendo anche su di esso i costi generali di gestione. Gli esperti ritengono che con una maggiore espansione sarà possi bile ridurre gli attuali costi soprattutto per quanto riguarda l’assicurazione del credito. Le norme in vigore, però limitano l’assicurazione del credito ad un certo numero di casi e, come sempre avvie ne, è difficile far rientrare tutta l’attività economica nella « tipizzazione ». Attuai mente si possono assicurare queste categorie di credito crediti commerciali a breve termine, derivanti da opera zioni di compravendita fra commercianti; crediti all’è sportazione (è forse il ramo più importante) ; crediti ipotecari ed agrari (questi sono peraltro già assistiti da concrete garanzie reali); vendite a rate effettuate da imprenditori. Come si è detto è nel settore delle esportazioni che si ha il maggior sviluppo. Qui il pagamento differito è una necessità, anche per norme doganali e l’assicurazione del credito è spesso richiesta dagli esportatori come condizione per ottenere i finanziamenti previsti dalla legislazione speciale in materia.

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