La stampa flexografica: un’opportunità per i nuovi business
La flexografia è in continua crescita, merito dell’evoluzione tecnologica Essendo un settore che riveste un ruolo cruciale nella stampa degli imballaggi e del packaging, specialmente quelli destinati all’e-commerce, risulta evidente la sua importanza, oggi come per il futuro. Si tratta di un campo nel quale le opportunità di business sono concrete ed incoraggianti, a patto di partire con il piede giusto e con un impianto all’avanguardia.
Sotto il profilo tecnologico, la stampa flexografica ha fatto un vero e proprio salto di qualità; nata come “stampa all’anilina” per la produzione di imballaggi a basso costo, stampa caratterizzata da imperfezioni e da una resa cromatica mediocre, grazie all’impegno di produttori come Esko e Asahi riesce oggi a rivaleggiare con le altre tecniche di stampa, compresa la stampa offset (non a caso cominciano ad essere stampati con la flexografia perfino riviste e quotidiani). Questo permette di utilizzare un impianto flexo tanto per le grosse tirature, laddove è richiesta velocità e costi contenuti, tanto per la realizzazione di imballaggi di alta qualità, graficamente molto curati. E’ una tecnica versatile, che consigliamo a tutti coloro che vorrebbero entrare nel settore della stampa digitale.
Ma quali sono i requisiti per una stampa flexografica di alta qualità? Sicuramente, affidarsi a un partner che abbia conseguito la licenza HD Flexo, garanzia di un know how progettuale ed industriale di alto profilo. Tale licenza, inizialmente guardata con reticenza dagli stampatori flexo che volevano mantenere un profilo neutrale, è diventata oggi un vero e proprio standard per il settore.
In secondo luogo, una prestampa flessografica professionale: la qualità del processo di prestampa, leggiamo sul sito di Nu-Maber che è uno dei leader italiani nel campo della flexo, determina la realizzazione di cliché flessografici perfetti. Una fase progettuale senza errori è indispensabile per ottenere risultati di stampa soddisfacenti evitando sprechi di tempo e denaro. Un investimento, insomma, per assicurarsi che il vostro impianto flexografico sia pronto da subito a rivaleggiare con i più alti standard qualitativi che il mercato impone.