Come pubblicare un libro e diventare autore

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Hai scritto un libro e pensi sia un capolavoro? Vorresti che tutto il mondo lo leggesse, vorresti essere conosciuto? Infondo questo è il sogno di tutti gli scrittori. Alcuni ci riescono, altri ci provano, altri restano con il loro sogno nel cassetto per tutta la vita. E allora cosa e come puoi fare?

Le strade per chi vuole pubblicare un libro sono diverse, non tutte portano ad ottenere gli stessi risultati, anzi, non tutte portano ad ottenere il risultato… Si può scegliere di pagare, quindi un editore a pagamento, questa è la strada di chi non sa aspettare o di chi non ha più tempo per aspettare, la “strada”, si diceva, degli “impavidi”, però questa è anche la scelta più costosa e non sempre si ha voglia di investire somme di denaro senza sapere come andrà a finire, o meglio, senza sapere se questo sarà davvero l’inizio verso il best seller.

Ci sono poi persone, o meglio, scrittori che distorcono il naso dinnanzi alla richiesta di denaro da parte delle case editrici, e come dargli torto! Tutta la fatica di scrivere un libro e poi dover anche pagare per un briciolo di gloria, eppure a volte il prezzo che deve pagare lo scrittore è davvero molto alto. In alternativa c’è l’autopubblicazione, in questo caso lo scrittore decide quante copie pubblicare e crea il suo libro da distribuire. Diversamente si può cercare un editore, oppure cercare un agente, o ancora, partecipare ai concorsi letterari. Anche nel caso dei concorsi letterari esistono due strade: si può vincere un premio, si può vincere la pubblicazione gratis del proprio libro, oppure si può ricevere una proposta da parte di una casa editrice, ma anche in questo caso, si parla di dover sborsare del denaro.

Editore a pagamento

Alcune, forse molte o troppe, case editrici (dipende dai punti di vista), chiedono un compenso per il servizio di stampa, distribuzione e promozione del libro. Questa è una prassi diffusa nell’editoria universitaria. Capita spesso che l’autore riceva dall’editore una richiesta “per le spese necessarie”, anche abbastanza ingente. D’altro canto far leva sulla voglia smisurata che gli autori hanno di vedere il proprio libro pubblicato, diventa molto facile per gli editori che sanno quale tasto vanno a colpire. In inglese, questo tipo di editoria si chiama vanity press. Cos’è necessario sapere? Non bisogna fingere di non conoscere che l’editore a pagamento che riceve denaro dall’autore, ha già ottenuto il proprio obiettivo economico, senza dover correre nessun rischio. Vale a dire che se il libro avrà o meno successo, comunque l’editore non ci perde nulla.

I costi maggiori sono quelli della distribuzione e promozione del libro.

Autopubblicazione

L’altra strada è quella di autopubblicarsi. A differenza di un tempo, oggi è davvero molto semplice autopubblicarsi grazie alle tante piattaforme che permettono di pubblicare il proprio scritto in ebook. I costi, in questo caso, possono ritenersi nulli. Anche dal punto di vista tecnico la procedura è semplice ed abbastanza veloce. Un servizio di questo genere è offerto anche da Amazon Direct Publishing. Online esistono anche altri di questi servizi che permettono di stampare a prezzi decisamente modici, copie del proprio libro e metterle in vendita, non solo quindi nella versione cartacea ma anche digitale.

Prima di prendere questa strada è bene però sapere che qui non esiste un vero e proprio “metro di misura”, ovvero, non esiste alcuna selezione del libro, nessuno si occupa del lavoro redazionale, nessuno si occupa di promuovere il libro e farlo conoscere e soprattutto, nessuno si occupa delle vendite.

La scelta dell’editore

In Italia, di certo gli editori non mancano, a volte anche gli editori sbagliano, questo è vero, ma è altrettanto vero che sono sempre alla ricerca del premio Nobel. Però occorre anche sapere che le case editrici più note sono letteralmente sommerse da manoscritti e per questo sono molto selettive, ogni editor infatti è specializzato in un determinato genere. Quindi prima di inviare il proprio romanzo ad una casa editrice, è bene informarsi per evitare gli errori dei “principianti”. Ci sono poi tipografie online con una casa editrice interna, come Tecnografica Rossi, che permette di pubblicare in autonomia la propria opera, con alcuni grossi vantaggi: si paga solo la stampa (e non la copertina), i diritti rimangono all’autore che può guadagnare il 20% del prezzo di copertina su ogni vendita; prezzo che, per altro, è a discrezione dell’autore stesso.

Scegliere un agente

 

E’ la pratica meno diffusa ma è pur sempre una possibilità. L’agente letterario è la figura che dovrebbe conoscere bene le case editrici,  soprattutto la tipologia della loro produzione. Dovrebbe conoscere le collane e i loro editor, compresi gusti ed esigenze. E’ anche colui che valuta la qualità del libro ma soprattutto, il suo potenziale di vendita, ed è sempre colui che va a trattare il libro con l’editore.  Un agente letterario professionista conosce tutti i meccanismi editoriali compreso il diritto d’autore ed i  meccanismi di marketing. Anche in questo caso c’è un “però”: l’agente letterario  viene pagato dall’autore mediante una percentuale sui guadagni, pertanto,l’agente lavora per l’autore.  Sono numerose le case editrici che trattano direttamente con gli agenti, sia perchè in questo caso, vi è la certezza che i manoscritti proposti sono già stati selezionati, sia perchè si fa leva sul rapporto di fiducia, che si è creato nel tempo tra editore e agente.  

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