Il Texas Hold’em è la variante più popolare del poker ed è stata conosciuta dal grande pubblico grazie al film Rounders nel 1998, con protagonisti Matt Damon, Edward Norton e John Malkovich.
L’esplosione definitiva della popolarità di questo affascinante gioco è dovuta all’incredibile vittoria nel 2003 di un contabile di Atlanta, Chris Moneymaker (il nome è reale) che riuscì a qualificarsi su internet per i campionati del mondo (World Series of Poker) con pochi dollari ($37).
Moneymaker, battendo tutti i professionisti di Las Vegas, vinse un primo premio da 2,5 milioni di dollari e dimostrò che nel poker texas hold’em i dilettanti erano in grado di battere anche i più forti giocatori del pianeta in un singolo evento.
In realtà la bellezza del poker è che nel lungo periodo emergono le abilità dei giocatori al tavolo ed è per questo motivo che è stato definito lo skill game per eccellenza.
Non a caso, in questi ultimi 15 anni, centinaia di ragazzi sono riusciti a vivere grazie alle vincite derivanti dal poker, come dei veri professionisti, ma seguendo regole ben precise e con una disciplina ferra. Ma l’incarnazione del poker pro è Doyle Brunson, il padrino del poker, che per 50 anni è stato un professionista, passando dalle peggiori bische del texas hold’em fino a scrivere la storia di questo gioco a Las Vegas, sdoganandolo dagli antichi pregiudizi.
Per la sua semplicità nelle regole, ma al tempo stesso complessità nelle dinamiche di gioco, la variante del texas hold’em è stata definita la Cadillac del poker. Se vuoi capire meglio come si gioca a Poker texano, ecco la guida completa di Assopoker.
Dalla vittoria di Moneymaker, il mondo del poker non è stato più lo stesso e la partecipazione alle World Series of Poker è diventata massiccia.
Dal 2003 in poi, negli Stati Uniti il texas hold’em non più un gioco di nicchia ma un fenomeno di massa e le poker rooms online hanno iniziato a fatturare centinaia di milioni ogni anno, nonostante i divieti del 2006 fatti approvare dall’amministrazione di George Bush (legge UIGEA).
Nel frattempo il poker è sbarcato anche in Europa ed in Italia, dove è possibile ed legale giocare online dal 2008 (nel 2011 l’offerta autorizzata è stata allargata al cash game).
Nonostante i divieti si siano irrigiditi negli Stati Uniti nel 2011 (con l’inchiesta Black Friday), il poker texas hold’em rimane uno dei giochi più popolari sia nel Vecchio Continente che al di là dell’Oceano e le World Series of Poker (che si disputano a Las Vegas da maggio a luglio) battono record di partecipazione ogni anno e nel 2017, il neo campione del mondo Scott Blumstein ha vinto 8,4 milioni di dollari. Al final table è riuscito ad arrivare anche un simpatico pensionato inglese, che è tornato a casa dalla moglie con 2,6 milioni in tasca. Questa è la bellezza del texas hold’em, la Cadillac del poker.