Come gli italiani risparmiano nel periodo di crisi

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È noto a tutti: noi italiani siamo famosi per essere grandi risparmiatori. Ma purtroppo la crisi ha intaccato questa nostra eccellenza e quindi nel tempo abbiamo assistito a una diminuzione degli investimenti di lungo periodo, con un accento maggiore su tutti quegli investimenti che richiedono una propensione al rischio.

Se ti stai domandando quale sia il motivo di questa predilezione, i motivi sono molteplici: il Conto Deposito è uno strumento semplice, che può avere durata molto breve (anche pochi mesi), a basso rischio e non soggetto a fluttuazioni di prezzo di mercato. Le condizioni economiche e la durata vengono infatti stabilite ex ante.

Inoltre, il Conto Deposito, come consigliato dallo staff di Greenwallet.it può essere aperto anche online e per lo più vanta l’assenza di costi: più precisamente l’unico costo da sostenere sono gli oneri di natura fiscale imposti dallo Stato, mentre le spese di apertura e chiusura conto, così come quelle di prelievo e versamento e persino le penali per svincolo anticipato sono nella maggior parte dei casi nulle.

Naturalmente l’aumento della domanda comporta una riduzione del rendimento, è per questo che viene spesso consigliato di vincolare il conto deposito per ottenere un interesse più sostanzioso. Anche i numeri ci confermano la fiducia che si sta riponendo nei depositi vincolati, che sono passati al 76% contro il 53,8% del secondo semestre del 2017.

Il clima di fiducia che stiamo raccontando si trova anche nel fatto che nell’ultimo semestre abbiamo assistito ad un aumento dei conti deposito con durata maggiore di 36 mesi: più precisamente si è passati dal 6,1% dei conti con durata superiore ai 36 mesi dello scorso semestre al 16,9%.

Come abbiamo detto all’inizio, il Conto Deposito è un prodotto che risponde alle esigenze di un risparmiatore che non ama il rischio e non vuole intaccare il capitale, e questo si rispecchia nella composizione del target: il 46,8% dei titolari di conti deposito è over 55, il 33,5% ha dai 41 ai 55 anni. Solo il 17,6% ha tra i 26 e i 40 anni. Questa suddivisione del target trova il suo corrispettivo negli importi medi depositati: la maggior parte degli investitori infatti punta sul rendimento di cifre più alte, dai 20.000 a oltre 50.000 euro.

Nonostante la convenienza dell’investire i propri risparmi in conti deposito sia più visibile per cifre importanti, anche per piccole somme, come potrebbe accadere nel caso di studenti o giovani lavoratori, l’investimento in conti deposito può rivelarsi vantaggioso: infatti, nonostante i guadagni non siano alle stelle, sono sicuri e con una buona redditività!

Parlando di tassi, i conti deposito si confermano più vantaggiosi rispetto ai Bot, sia in termini di tasso lordo, sia in termini di tasso netto: infatti il tasso netto si attesta all’1,4% mentre quello lordo all.1.8%, contro i rendimenti negativi che caratterizzano i Bot annuali ormai da anni.

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