Nascita e categorie delle scale a chiocciola

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Le scale sono una delle costruzioni più antiche nella storia dell’architettura, hanno sempre ricoperto un ruolo principale nella storia dell’umanità, anche se risulta difficile stabilire esattamente in che anno nacquero, si stima la loro apparizione verso l’anno 6000 a.C. Sembrano cambiare forma con il cambio delle ere architettoniche, riflettendo le tendenze utilizzate nelle differenti epoche e mostrando il talento di coloro che le disegnarono.

Le prime scale nella storia furono precari tronchi incastrati tra di loro che si usavano per raggiungere posizioni strategiche per la sopravvivenza. Il primo uso che venne dato alle scale fu quello di superare le difficoltà che presentava il suolo, come valli o montagne, l’obiettivo era poter aggirare questi inconvenienti geografici il più rapidamente possibile; muoversi verso l’alto significava spesso muoversi verso un luogo più sicuro, e questo, a quei tempi poteva significare la differenza tra la vita e la morte. Anni dopo fece la sua comparsa in Cina la prima scala di granito che portava alla montagna sacra Tai Shan, questo ci racconta che una delle utilità che vennero attribuite alle scale nella loro storia era a scopi religiosi. Confucio in uno dei suoi racconti dice di essere salito su questa scala fino alla cima nell’anno 55 a.C. La scala aveva un significato figurato per l’ascesa all’altezza divina, come connessione tra cielo e terra.

Poi nacquero le prime scale a chiocciola che erano utilizzate nei castelli per ragioni militari, la prolificazione delle scale a chiocciola nei castelli fu data dal fatto che permettevano ai soldati di raggiungere posizioni strategiche per la difesa. Queste scale erano solitamente costruite senza ringhiere, dando per questo vantaggio al soldato che si trovava nella parte superiore. Questi aveva sufficiente spazio per poter manovrare la sua spada con la mano destra, al contrario il soldato posizionato nella parte inferiore aveva bloccata la parte del movimento della sua mano destra dalla parete, e inoltre, la sua testa si trovava ad un’altezza facile da raggiungere per il suo avversario, trasformandolo così in una facile preda. Il fatto di non usare ringhiere non era casuale in quanto l’obiettivo era poter spingere l’avversario nel vuoto.

Ora che conosciamo la loro storia cerchiamo di definire le scale a chiocciola. Una scala a chiocciola è quella che si costruisce attorno a un perno verticale che serve da asse all’elica che forma la successione degli scalini. Il disegno di queste scale richiede trovare una soluzione tra la alzata tra gli scalini, l’altezza dei livelli da vincolare e gli angoli di entrata ed uscita dalla scala che determina la quantità di scalini e l’angolo di rotazione unitario tra gli stessi. Il suo asse centrale, nel caso sia presente viene chiamato “anima”. Sono usate in luoghi dove c’è poco spazio per le scale tradizionali. Possiamo distinguere i seguenti tipi di scale a chiocciola:

  • Scala a chiocciola o mandrino: con forma a spirale seguita e senza riposi;
  • Scala a chiocciola con anima: quella che ha i gradini collegati per un estremo a un passo a spirale che non lascia alcun buco;
  • Scala a chiocciola di San Gil: i suoi scalini sono costruiti con monoliti in pietra cava o piena;
  • Scala a chiocciola o scala Eye: a pianta circolare, che forma nel suo centro un buco per mezzo del muro che le serve come anima e sul quale si formano gli scalini.

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