Riccione: meno hotel ma più qualità

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In occasione del workshop “Stelle di qualità. Riqualificazione del patrimonio alberghiero a Riccione. Strategie finanziarie e nuovi percorsi” tenutosi in data 3 Dicembre 2015, un vasto numero di professionisti del settore, quali albergatori, esponenti di istituti bancari e tecnici, hanno riempito la sala congressi comunale nella sede dell’Associazione Albergatori di Riccione. All’evento hanno partecipato anche con grande impegno il sindaco di Riccione Renata Tosi, l’assessore comunale arch. Roberto Cesarini, il presidente dell’Associazione Albergatori di Riccione Rodolfo Albicocco, l’ing. Andrea Ceoletta, H&D Finance, l’Avv. Mirko Lacchini di Withers Studio Legale, il presidente di Polistudio A.E.S. ing. Stefano Ferri e l’amministratore delegato di Polistudio A.E.S., arch. Domenico La Gioia.

La provocazione che ha tenuto banco è stata la domanda (o provocazione) dall’amministratore delegato della società di ingegneria di Riccione Polistudio A.E.S “E’ possibile avviare un percorso virtuoso sul tema della riqualificazione nelle strutture ricettive, in cui si mettano al centro qualità, innovazione e riqualificazione energetica?” E’ stato chiamato a moderare l’incontro l’architetto Domenico La Gioia.

Nel mese di aprile, il dibattito è stato il presieduto dell’Associazione Albergatori Rodolfo Albicocco, il quale ha fornito una fotografia della consistenza del patrimonio edilizio del settore alberghiero consistente in ben 407 strutture (una metà 1-2 stelle e l’altra 3-5 stelle), e della propensione che questa foto rimanda all’innovazione e alla riqualificazione. Questa una delle dichiarazioni sicuramente più significative: “Secondo i dati di AIA, Hotel Riccione Vacanze, Booking e Trivago, dal 2001 ad oggi – ha affermato – gli alberghi sono diminuiti del 18%, una quota abbastanza consistente, tenendo conto che già negli anni precedenti c’era stata l’uscita di alcune strutture rigenerate in appartamenti”. Una diminuzione che riguarda soprattutto gli
alberghi di 1 o 2 stelle, mentre stanno aumentando in maniera significativa i 3-4 stelle.
Ha analizzato, inoltre, la propensione degli albergatori a fare nuovi investimenti dal 2013 ad oggi. “Nel 2015 il 35% degli albergatori non ha intenzione di fare investimenti, il 48% farà investimenti fino a i 100 mila euro, il 16% dai 100 a 500 mila euro e l’1% investimenti oltre i 500 mila euro. Quella del 2015 è stata una stagione positiva e ha fatto rialzare il desiderio di investire”. Un’analisi approfondita che è sfociata in una riflessione sulle motivazioni che spingono un albergatore a migliorarsi. Sono principalmente tre: per mantenere le quote di mercato; per ricercare e sviluppare nuovi prodotti; per migliorare l’efficacia della sua azienda”.

L’Assessore all’urbanistica del comune di Riccione, l’arch. Roberto Cesarini, ha inoltre spiegato che uno degli aspetti più importanti si basa essenzialmente sulll’efficientamento energetico, “cosa che ci mette in collegamento con quello che succede a Parigi, in occasione del convegno sul clima mondiale”. Inoltre, l’amministrazione comunale sta preparando una proposta particolare che riguarda il campo alberghiero, ossia di “destinare l’ampliamento del 20% delle strutture alberghiere a civile abitazione, a residenza temporanea. Questo permette di rimanere nel comparto turistico e di essere più liberi dal punto di vista del ridimensionamento.

Infine le parole conclusive del sindaco di Riccione Renata Tosi che ribadisce la necessità di avere un tessuto alberghiero più riqualificato per poter disporre di una città tranquilla ed energeticamente meno inquinante. “Dobbiamo aggredire l’istante – ha affermato – ed essere in grado di riqualificare il nostro tessuto alberghiero, dobbiamo regalarci una città più sicura e più bella e assieme”.

Anche gli appartamenti sono un settore con ampio sviluppo.

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