Gli artt. 1754 e 1765 del Codice Civile contengono le norme che sanciscono la figura dell’agente immobiliare, la cui funzione è quella di assolvere alla funzione di mediatore nei rapporti di compravendita immobiliare che si creano tra venditore ed acquirente. Nel suo esercizio, l’agente immobiliare, segue le parti dalla presa in carico dell’immobile, alla visita da parte dell’acquirente, alla presentazione della proposta d’acquisto, fino alla conclusione dell’operazione di compravendita davanti al notaio. All’agente immobiliare, viene riconosciuta una provvigione, corrisposta da una o da entrambe le parti, quantificata applicando una maggiorazione percentuale sul prezzo di compravendita.
Un ruolo tutt’altro che “fantasioso”, che non ci si può certo “inventare”, per questo, per diventare agente immobiliare, servono assolutamente dei requisiti quali:
In quanto al corso, si può decidere di:
Ma c’è un’altro aspetto fondamentale, ovvero, essere davvero portati per svolgere la professione, ovvero possedere determinate caratteristiche:
Detto questo, possiamo anche dire che una laurea in psicologia aiuta. Perchè questa premessa? Perchè senza il patentino e iscrizione all’albo, nessuno può aprire un’agenzia immobiliare.
La prima distinzione nasce dal fatto della vostra scelta, ovvero se volete lavorare in autonomia, oppure in franchising, che ha sempre dei costi più alti, proprio per via della visibilità del marchio. Se invece volete avviare un’attività autonoma, dovete considerare i costi pubblicitari, i costi inerenti all’affitto del locale (a meno che non sia di vostra proprietà), quindi dell’arredo dei locali e delle retribuzioni da corrispondere al personale. Ad inizio attività potete anche avvalervi di una segretaria part-time, se volete assumervi tutto l’impegno in prima persona, altrimenti dovete considerare le diverse opportunità di assunzione, come quella di un collaboratore in grado di occuparsi dell’acquisizione degli immobili da vendere, cercando di concordare il fisso minimo di base, più la percentuale sulla vendita degli immobili da lui/lei acquisiti. In linea generale, l’investimento iniziale di un’agenzia in proprio è di circa 25.000/30.000 euro.
Il franchising invece, è sicuramente più indicato (ci riferiamo esplicitamente al lato economico), a coloro che possono usufruire di una base economica solida già in partenza, all’incirca 50.000/60.000 euro, per poter entrare a far parte di una rete conosciuta. Ci sono però realtà emergenti che propongono investimenti meno onerosi, specie nel settore degli affitti, proponendo anche formule di finanziamento.
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Buona lettura!
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